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«Troppo spesso si preferisce vedere le difficoltà come status che devono spingere alla pazienza, alla commiserazione, mentre io sono convinto che questi atteggiamenti debbano venire dopo, e mai sostituire un intervento di vero aiuto, che non coincide mai con una, sia pur meritoria, compassione». Profondo indagatore dell'animo umano, Vittorino Andreoli riflette sul tema "sopportare pazientemente le persone moleste", una delle opere di misericordia più difficili da praticare, mettendo in campo la sua competenza di psichiatra.